ORGANO MONUMENTALE
BERNARDINO VICENTINO – 1515 / FRANCESCO ZANIN – 1981 DEL DUOMO DI S. MARIA MAGGIORE DI SPILIMBERGO
L’Associazione per la musica sacra VINCENZO COLOMBO, ha tra i suoi fini statutari la valorizzazione degli organi della Diocesi di Concordia – Pordenone fra i quali spicca per importanza del Duomo di Spilimbergo, fra i più antichi e spettacolari organi in stile rinascimentale del mondo.
Costruita nel 1515 da maestri veneziani, la cassa che racchiude lo strumento, interamente intagliata e dorata, è impreziosita dallo straordinario ciclo pittorico realizzato da Giovanni Antonio De Sacchis, detto “Il Pordenone”, considerato all’epoca fra i migliori pittori italiani in assoluto.
Le grandi tele rappresentano, chiuse, l’assunzione di Maria Vergine al cielo (che corrisponde al titolo di dedicazione della Chiesa) e, aperte, rispettivamente la conversione di S. Paolo a destra di chi guarda e la caduta di Simon Mago a sinistra. Le tavole della cantoria raffigurano, invece, scene della vita della Vergine.
Tale ciclo pittorico, già pochi anni dopo la sua realizzazione, divenne talmente celebre in tutta Europa da essere lodato dal Vasari quale capolavoro del “Pordenone” e preso come esempio da diversi artisti fra cui persino Albrecht Dürer.
L’originario strumento rinascimentale realizzato da Bernardino Vicentino (fra i migliori organari veneziani del tempo), è stato interamente ripristinato nel 1981 nell’ambito dei lavori di restauro del Duomo in seguito agli eventi sismici del 1976 a cura dell’organaro Francesco Zanin di Codroipo su progetto di Luigi Ferdinando Tagliavini e Oscar Mischiati e successivamente rifinito con la consulenza di Andrea Marcon e Lorenzo Marzona mediante l’impiego rigoroso degli stessi materiali e delle medesime metodologie costruttive impiegate nel Rinascimento e grazie al sostegno di numerosi enti pubblici e privati internazionali.
Organista è LORENZO MARZONA membro dell’Associazione per la musica sacra VINCENZO COLOBO.
SCHEDA TECNICA
Facciata a cinque castelli di 37 canne (7+9+5+9+7) in stagno del Principale I – Tenori, canna maggiore al centro suonante fa -1, due organetti morti di 18 canne mute (9+9)Tastiera di 57 note (do -1/do 5, ma reale dal fa -1); pedaliera di 21 note (do -1/do 2, reale da do -1), entrambe con prima ottava corta; i primi tre tasti del manuale richiamano i corrispondenti all’ottava superiore Divisione bassi e soprani tra do e do # 3
Somiere a vento in noce di tipo antegnatiano (prima realizzazione assoluta in epoca moderna)
Due mantici a cuneo con azionamento anche manuale. Pressione: 42 mm
Temperamento mesotonico (prima realizzazione assoluta in epoca moderna in uno strumento nuovo da chiesa)
Diapason: la 440 Hz.
Ritornelli del Ripieno ad 1/8 di piede
Accessori: Unione tasto / pedale; Tremolo (Fiffaro); Tiratutti
Principale I bassi (Tenori) 12’ Fiffaro (dal do# 3) 12’
Principale I soprani (dal do# 3) 12’ Flauto in VIII bassi
Principale II (dal do# 2) 12’ Flauto in VIII soprani
Ottava bassi Flauto in XII bassi
Ottava soprani Flauto in XII soprani
Decimaquinta bassi Cornamusa bassi 12’
Decimaquinta soprani Cornamusa soprani 12’
XIX
XXII
XXVI
XXIX
XXXIII
XXXVI
Contrabbassi 16’